Conferenza sul Gender a Ferrara

Ne hanno parlato Alessandro Piccirillo del Centro Studi Etica e Bioetica di Padova e Chiara Mantovani di Scienza & vita di Ferrara.

Una volta c’era il genere. Legato al sesso di appartenenza (maschile o femminile), il genere era un modo culturale, personale e biografico di interpretare la propria sessualità. Ora c’è il gender, indifferenziato rispetto al sesso, esso si presenta come un kit da montare a piacimento nelle sue molteplici variabili e soggetto solo alla decisione rivedibile dell’individuo. Reagendo alla naturalità del sesso da cui il genere era influenzato, il gender si presenta come un costrutto culturale senza alcun rapporto con il sesso. Il gender è stato idealizzato al punto da divenire una verità assoluta da impartire alle giovani generazioni, per liberarle dai vincoli della tradizione e aprire loro un mondo liquido in perenne stato di mutazione. Ciò che oggi è in gioco non è tanto l’apertura al confronto reciproco, quanto la libertà di pensarla diversamente, poiché il gender sembra reclamare non solo una cittadinanza culturale in uno spazio plurale, ma ambisce a cancellare le diverse sensibilità che abitano quello spazio.

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